JAMILA E SIMONA




Jamila, quarant’anni, un giorno è capitata accanto a un’esplosione. Succede, nella striscia di Gaza. Così lei è rimasta ferita gravemente, è disabile, ha difficoltà a farsi curare adeguatamente, qui dove gli ospedali mancano di tutto.
Sono passati più di tre anni da quel giorno, quando era in corso l’operazione di guerra israeliana nota come Cast Lead, e ancora Jamila vive in un limbo, aggravato dalla chiusura dei confini di Gaza e dalla crisi economica che attanaglia la sua terra.
Con il ritratto di questa donna, la fotografa Simona Ghizzoni ha vinto il terzo premio nella categoria Contemporary Issues al World Press Photo.
Sapete già che Simona è un’amica: eravamo insieme a Gaza, in aprile. Lei era arrivata tempo prima di me per lavorare sulle donne, il suo chiodo fisso, e ha vissuto i giorni drammatici dell’omicidio di Vittorio Arrigoni. Insieme abbiamo realizzato un servizio giornalistico sulla sorprendente gioventù rivoluzionaria di Gaza, che trovate qui, pubblicato da Io Donna.
Ora stiamo lavorando a un documentario sulle donne saharawi. Il trailer è già pronto, le storie sono incredibili. E qualcuno crederà in questo progetto, ne sono certa.

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